Si vis pacem, para bellum: come può essere attaccato e come può difendersi il Costruttore di opere in acciaio.

Pur essendo l'attribuzione di origine incerta e quella di significato non necessariamente univoca, circa quest'ultimo prevede (ed in ogni caso a me interessa) la seguente:

"Il mezzo migliore per mantenere la pace è costituito dal possedere le armi per difendersi".

 

In questa occasione di comunicazione vorrei esprimere taluni miei convincimenti circa il livello di importanza del tema di individuazione delle più efficaci "armi" di difesa contrattuale del Costruttore (in generale) di opere in acciaio (in particolare).

 

Per individuare le "armi" (se preferite: gli strumenti) di difesa più efficaci, occorre conoscere le "armi" (se preferite: gli strumenti) con cui possiamo essere attaccati.

 

Come può essere attaccato il Costruttore?

 

Tipicamente:

 

a. mediante la contestazione dei livelli quantitativi dell'oggetto contrattuale;

 

b. mediante la contestazione dei livelli qualitativi dell'oggetto contrattuale;

 

c. mediante la contestazione dei tempi di resa dell'oggetto contrattuale;

 

Non intendo qui prendere in considerazione (non avrebbe alcun senso) attacchi effettuati con "armi" che si riferiscano a contestazioni pretestuose e perciò inapprezzabilmente o per nulla oggettivabili.

 

La prima delle fattispecie individuate è sostanzialmente rara.

 

Le due successive sono invece discretamente frequenti.

 

Mi interessa qui in particolare la seconda "arma" di possibile attacco, derivante dal mancato ottenimento di requisiti qualitativi.

 

Ebbene, qual'è la corrispondente "arma" di difesa più efficace (che personalmente ritengo altresì unica)?

 

La competenza.

 

Per prevenire i casi di mancato ottenimento di requisiti qualitativi occorre conoscere

 

Conoscere approfonditamente i requisiti necessari alla attuazione e/o controllo dei processi specifici coinvolti nel processo generale di realizzazione dell'oggetto contrattuale:

  • requisiti in uscita dal processo di progettazione strutturale;
  • condizioni tecniche di fornitura dei materiali individuati;
  • processi di trasformazione preliminare (taglio, formatura, foratura);
  • processi di giunzione (saldata e/o bullonata);
  • processi di protezione (dalla corrosione e/o dal fuoco);
  • processi di installazione;
  • processi di manutenzione.

La norma tecnica comunitaria di riferimento per il processo di esecuzione di opere in acciaio, la EN 1090-2 nella sua edizione del 2018, adottata anche dal legislatore nazionale entro l'ultimo aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni, costituisce un buonissimo strumento (seppure senz'altro ancora significativamente migliorabile) per consentire al Costruttore di appropriarsi progressivamente delle competenze necessarie alla minimizzazione del rischio di mancato ottenimento di requisiti qualitativi.

 

Il patrimonio aziendale di competenza (valorizzato per gestione efficace, attraverso i fattori dell'organizzazione delle responsabilità e del miglioramento continuo) consente al Costruttore di individuare e porre in atto significative azioni di difesa contrattuale preventiva (evidentemente anche nell'interesse del Cliente):

 

  • specificazione di requisiti necessari ma non espressi dal Cliente;
  • specificazione di requisiti necessari ed espressi dal Cliente in forma non sufficientemente completa e/o univoca;
  • specificazione alternativa di requisiti necessari ed espressi dal Cliente in forma non corretta;
  • specificazione di requisiti necessari, espressi dal Cliente in forma completa ed univoca, ai fini di modificazione per proposta del Costruttore;
  • proposizione e specificazione di requisiti opzionali.

Quello che possiamo a buon titolo definire quale "servizio di prevenzione" cosi posto in essere da parte del Costruttore competente, costituisce un valore per il Cliente indiscutibilmente oggettivo (seppur di non immediata valutazione).

Valore che il Costruttore ha tutta la convenienza di far emergere sin dal primo momento di contatto con il potenziale Cliente, ovvero sin dall'avvio dell'attività di formulazione dell'offerta.

E che è quanto mai opportuno continui a perseguire durante l'intero ciclo di vita della commessa acquisita, attraverso l'impiego di quel particolare strumento gestionale individuato quale "Piano di Controllo dell'Esecuzione" di cui abbiamo avuto occasione di argomentare in un pretendete intervento.

 

Se l'argomento proposto ha colto il tuo interesse, per partecipare al confronto o richiedere una consulenza specifica puoi contattarmi inviando una mail all'indirizzo franco.depizzol@ingegneriadellacciaio.it oppure compilando il form presente nella sezione dei Contatti.

 

Ingegneria dell'ACCIAIO la trovi anche su Linkedin: per seguire la pagina clicca qui.

 

[Credits: disegno eseguito da Roberto Molino ed estrapolato dal testo scolastico "LATINO LINGUA VIVA" per la terza classe della scuola media a cura di EDIZIONI SCOLASTICHE MONDADORI - Autori: G. Pittano e G. C. Codrignani]